Internet e la tecnologia non sono una distrazione
Ovunque sul web si trovano pagine ed articoli che parlano di social e cellulari come il male peggiore per la capacità di attenzione e apprendimento dei ragazzi e degli adulti, ma è davvero così?
Avete notato che anche mettendo il cellulare in silenzioso, continuate comunque a guardarlo? Questo accade perché la vera fonte di distrazione non è internet o lo notifica di Whatsapp, ma è il vostro stato di noia o disagio che vi porta cercare una distrazione.
L’essere umano, in anni di evoluzione non ha mai perso quell’istinto di evitamento dei comportamenti o pensieri che provocano disagio. Cosi come oggi non avete voglia di andare in palestra, io apro Whatsapp tra una riga e l’altra di questo articolo. E’ faticoso fare esercizio fisico ed è difficile scrivere un testo di senso compiuto, per questo motivo il nostro istinto ci porta ad evitare queste attività permettendo così al mondo esterno di distrarci con qualunque stupidata sia a portata di mano.
A questo punto però sembra che concentrarsi sia un’impresa impossibile, ma non è cosi, anzi è molto più facile di quanto possa sembrare. Per prima cosa suddividiamo le distrazioni in due categorie:
Esterne: il messaggio whatsapp, la mail, i colleghi, il cane, ecc…
Interne: Noia, paura, ansia, fatica, ecc…
Iniziamo con le distrazioni interne. Queste non possono essere evitate in alcun modo, ma possiamo imparare a controllarle. La cosa più facile che vi consigliamo di fare è avere una chiara idea di quello che si vuole fare nella prossima ora. Io ad esempio, ho preso l’impegno di scrivere questo articolo e già solo avere in mente un obiettivo da portare a termine vi aiuterà moltissimo nell’evitare distrazioni.
Ovviamente ci sono molti altri modi per evitare queste “distrazioni interne” come ad esempio la mindfulness o altre tecniche più o meno scientifiche che non andremo ad approfondire in questo articolo.
Limitare le distrazioni interne però non risolve completamente il problema, ad esempio in America tra le 7.000 e le 9.000 persone muoiono ogni anno a causa di errori terapeutici e il 50% di questi errori avviene in fase di prescrizione del medicinale e gran parte di questi errori è causata dalla distrazione (fonte: National Center for Biotechnology Information). Capite quindi che è importante riuscire ad evitare dove e come possibile le distrazioni esterne.
Una volta che sarete riusciti a controllare le distrazioni interne sarà molto più facile rimuovere quelle esterne, per il cellulare (qui l’articolo dedicato) ad esempio vi sarà sufficiente lasciarlo lontano dall’area di lavoro (la voglia di restare seduti farà il resto), per il computer basterà non abbandonare l’interfaccia su cui state lavorando, per evitare invece distrazioni da parte delle persone che vi circondano sarà sufficiente comunicare che in questo momento non volete essere distratti. Dal mettere un semplice foglio sulla scrivania, allo spostarvi in un luogo più piccolo e riservato, la cosa importante è che comunichiate agli altri di non voler essere disturbati.
Questo articolo, che non parla effettivamente di pericoli di internet, serve per far capire che non è colpa di Facebook o della tecnologia se non riusciamo a concentrarci sui nostri compiti e obiettivi. Siamo vittime della tecnologia solo dal momento in cui lo permettiamo.
Per concludere voglio consigliarvi una piccola app per cellulari che vi aiuterà nella lotta per la concentrazione. L’app si chiama “Forest” ed è un semplice timer. Voi impostate un timer di 10, 20 o 60 minuti e durante questo tempo l’applicazione farà crescere sul vostro schermo un piccolo albero che potrà fare solo due cose, vivere per sempre nel vostro giardino digitale (dopo che il timer sarà scaduto) o morire essiccato perché avrete usato il vostro cellulare. Starà a voi quindi decidere se uccidere o meno il vostro piccolo albero.