“Perfetti sconosciuti”, l’Italia ai tempi degli smartphone
La recensione proposta da La Repubblica: http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/11/15/news/_perfetti_sconosciuti_-127285017/
La recensione proposta da La Repubblica: http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/11/15/news/_perfetti_sconosciuti_-127285017/
Attenzione, il film non è propriamente adatto ai bambini, ma per gli adulti o giovani può essere sicuramente un ottimo film per fare una sana risata sui risolti negativi che ci possono essere nell’utilizzo scorretto delle tecnologie. In questo caso in modo particolare del Cloud. Si veda anche il mio libro: “Facci M., Valorzi S., Berti M. (2013), Generazione Cloud. Essere genitori ai tempi di Smartphone e Tablet, Erickson, Trento. Ora disponibile anche su iBook Store di Apple, Google Play per Android e Amazon Kindle!”. Il film, illustra diverse problematiche tipiche di quest’epoca, e le rappresenta con un senso dell’ironia e della comicità davvero squisiti. Il rapporto di coppia che si logora nella quotidianità del lavoro o dei doveri di genitori, la voglia di innovare e dare una svolta, l’ingenuità però nell’utilizzo delle tecnologie… e un video a luci rossi che finirà… in Rete! Da vedere.
Steve Jobs, (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011), è stato un imprenditore, un produttore cinematografico, un visionario del marketing e del business development. Un genio, si potrebbe dire, sicuramente ha segnato la storia dell’Era Digitale, nel bene e nel male. La sua concezione di innovazione era la sua bibbia, e questo purtroppo lo ha portato anche ad avere comportamenti molto discutibili, insomma di certo non era un santo, nemmeno secondo l’autobiografia da lui stesso autorizzata. Il film purtroppo ne presenta un solo spaccato, mancano molti anni della sua vita, e per certi versi distorce alcuni passaggi. Nel complesso però sicuramente rende l’idea del personaggio di Jobs.
Non è un social network, è IL social network. The Facebook, The social network. Il film, cinematograficamente davvero molto particolare e ricostruito con continui flashback durante i diversi processi in cui Zuckerberg è coinvolto, presenta sicuramente alcuni elementi di fantasia, ma in generale ci trasmette esattamente il senso della nascita di Facebook, le motivazioni. E anche la personalità di Marc, che dietro una certa timidezza che gli impedisce di fare interviste in modo spontaneo e fluente, c’è un senso imprenditoriale molto marcato e a volte sfrontato.