23 Nov 2013 | Libri
Questo è stato il mio primo libro, pubblicato gratuitamente anche ePub e PDF e ad oggi presente sui maggiori store online.
Lo scopo del libro, uscito nel 2010, è stato quello di tracciare una sintesi degli studi in materia di pericoli di internet, con particolare attenzione al cyberbullismo e al fenomeno delle sette pro-ana. Il libro rappresenta un testo imprescindibile per chi si occupa di queste tematiche, in quanto rappresenta uno tra i primi in Italia che ha presentato questi temi.
Presentazione del libro: “Com’è il mondo dopo l’avvento di internet? La rete sta plasmando le modalità di comunicazione e di interazione tra le persone, interviene sempre più nella società. Ecco allora che si presentano, veicolati da internet, mancanze, sofferenze, disagi: gli stessi di sempre, ma amplificati, potenziati. La rete diventa una grande cassa di risonanza, una protesi, nel bene e nel male, delle capacità umane. Nel libro si propone una panoramica delle caratteristiche principali della rete e dei suoi riscontri psico-sociali, illustrando la situazione attuale, le potenzialità e i pericoli più significativi derivati da un uso inconsapevole o ingenuo delle nuove tecnologie. L’agile saggio rappresenta quindi un utile strumento conoscitivo per genitori, educatori e insegnanti, ma anche uno specchio in cui molti giovani possono riconoscersi.”
5 Ott 2013 | Libri
Digital Natives, Digital Immigrants pubblicato nel 2001 da Marc Prensky è l’articolo da cui nasce l’espressione “nativo digitale”, con la quale ci si riferisce a quella generazione di persone nate e cresciute con l’avvento di internet, che hanno quindi acquisito stili cognitivi, di comunicazione e socializzazione profondamente diversi dalle generazioni precedenti. Paolo Ferri, con il quale ho avuto modo di confrontarmi durante un paio di trasmissioni televisive, nel libro “Nativi Digitali”, edito da Mondadori nel 2011, presenta una rassegna della letteratura scientifica sul tema, fornisce sicuramente una panoramica completa degli studi e degli autori che hanno parlato di nativi digitali.
C’è comunque da considerare che lo stesso Prensky, recentemente, ha messo in discussione la sua tesi, indicandola come ormai superata. Forse, si può imparare ad essere nativi digitali!
Presentazione del libro: “Media digitali e comunicazione interattiva sono i fenomeni più eclatanti del mutamento sociale e dell’industria culturale all’inizio del nuovo millennio. Oggi gli iPad, gli eBook, così come gli smartphone, e i Tablet Pc, sempre connessi a Internet, assediano ogni giorno più da presso il regno della carta stampata gutenberghiana. Ma la nuova cultura digitale, cioè l’affermarsi di uno stile comunicativo orientato all’interazione, alla produzione di contenuti e alla condivisione, è stata accompagnata, durante gli ultimi ventanni, dall’affacciarsi sulla scena di una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens: il “nativo digitale”. Chi sono i nativi digitali? Come comunicano? Come si relazionano al sapere? Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi, i Nativi sono simbionti strutturali della tecnologia, e le protesi tecnologiche che utilizzano dall’infanzia sono parte integrante della loro identità individuale e sociale. Fin da piccoli videogiocano, hanno un blog, e comunicano sui social network come Facebook o My Space. E con questa specie in via di apparizione che dovremo confrontarci noi immigranti digitali. Non sono nuovi barbari… Sono i nostri figli e sono, semplicemente, diversi.“