Manca ormai solo una settimana a Natale e se fino a qualche anno fa i regali più richiesti erano giocattoli di vario genere, sempre più spesso ormai bambini e ragazzi desiderano ricevere doni tecnologici. Lo smartphone è sicuramente tra i più gettonati ma secondo lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia è importante saper dire no.
I pericoli online in cui possono inciampare i nostri figli infatti sono sempre maggiori ed è compito dei genitori insegnare loro innanzitutto la differenza tra la vita on e offline per evitare che essi abbiamo sempre meno interazioni sociali “reali” importanti per evitare condizioni di isolamento che nei casi più gravi possono sfociare in depressione o suicidio. Secondo l’esperto è fondamentale dunque che “i genitori non si lascino convincere dai propri figli sull’utilità dello smartphone in giovane età che, nella maggior parte dei casi, viene richiesto esclusivamente per sentirsi come il proprio amichetto che lo ha già ricevuto. Ed è in questo momento che deve uscir fuori il ruolo di ‘genitore’, spostando l’attenzione che il bambino riversa nel mezzo tecnologico verso l’importanza dello stare insieme e spingerlo a creare relazioni sociali. Ma noi adulti dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio. Ricordiamoci che i nostri figli imitano ciò che facciamo noi“.
La scelta quindi di regalare uno smartphone al proprio figlio deve essere ponderata: il cellulare in generale andrebbe dato ai ragazzi perlomeno dopo i 13 anni, stando sempre attenti a non lasciare troppa “libertà tecnologica” e insegnandone l’uso consapevole e corretto.
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